In questi giorni ha fatto scalpore sui giornali la storia di un uomo inglese che 11 anni fa vinse alla lotteria circa 11 milioni di dollari e oggi è costretto a lavorare in una fabbrica di biscotti per 7 euro all’ora.

Michael Carrol era molto giovane all’epoca della vincita, e sperperò i soldi in case di lusso con piscina, automobili, prostitute e droga, finendo persino in prigione.

La storia non è nuova e ne ho già parlato qualche settimana fa commentando un ottimo articolo di Robert Kiyosaki: il problema è che non sono i soldi a renderti una persona ricca, ma è la tua mentalità. Come Carrol, numerosissimi vincitori di lotterie, cantanti e persone dello spettacolo sono stati colti impreparati dall’improvvisa fortuna e a molti non hanno nemmeno avuto l’occasione, come lui, di ‘redimersi’.

A questo proposito, nella formazione finanziaria c’è un detto che smentisce i fautori di chi vorrebbe che la ricchezza fosse distribuita in parti uguali: se per assurdo livellassimo a tutta la popolazione il conto in banca, tempo due-tre anni si riproporrebbero esattamente le stesse diseguaglianze iniziali.

Questo perché non è il denaro a produrre la ricchezza. Come potrebbe il denaro, da solo, produrre sé stesso? A Michael Carrol quegli 11 milioni dovevano sembrare una cifra talmente grande da rasentare l’infinito, ma in realtà non esistono grandezze assolute se non si possiede – o non si forma – la mentalità adeguata a rendere la ricchezza produttiva. Il problema, dunque, non era la cifra vinta, ma l’impreparazione psicologica a gestirli. Non a caso, tutti i corsi di trading e di investimento dedicano almeno un terzo del programma alla psicologia. Ne ho parlato, a suo tempo, circa il trading e la ferrea disciplina emotiva che richiede per limitare il rischio.

Ora proviamo a vedere la questione dal lato opposto: quella di chi non si aspetta di vincere alla lotteria, ma vorrebbe diventare ricco attraverso gli investimenti. Molto spesso, chi è alle prime armi si scoraggia di fronte alla necessità di investire cifre che sembrano troppo alte.

Ma, anche qui, dobbiamo fare un salto di mentalità e non considerare grandezze assolute di denaro. Chi diventa ricco non pensa a una cifra, pensa all’opportunità. E l’opportunità si crea con una strategia, un programma, ad esempio cercando dei finanziatori.

Cari amici, proprio per questo, nella mia ultima videopillola ho detto che per investire nell’immobiliare non servono gli immobili. Certo, ci voglio anche quelli, ma gli immobili arrivano dall’opportunità che la vostra mente crea. Proprio per questo, bisogna andare alla fonte, non al risultato. Proprio per questo, nelle mie attività immobiliari io non penso in termini di denaro (risultato), ma penso a soddisfare le persone, ovvero alla fonte che permette al denaro di arrivare.