Il forex trading è sicuramente un campo di investimento molto interessante: compri una certa quantità di una valuta o di titoli stranieri, in previsione che si apprezzino. Ti stimola a compiere il salto di prospettiva che raccomando spesso per il settore immobiliare: così come l’Italia non è IL mercato, ma UN mercato, allo stesso modo l’euro – e i suoi relativi deprezzamenti – sono UNA valuta, non LA valuta.

Ovviamente, come sempre raccomando, non puoi andare allo sbaraglio, ma devi conoscere le regole del gioco. Per questo, se ti sei entusiasmato per articoli che snocciolano previsioni – anche ben documentate – sulla possibile ascesa del dollaro australiano o dello yuan cinese, oppure sei capitato su piattaforme che ti illustrano guadagni molto ghiotti in modo apparentemente molto semplice, il mio suggerimento è: prima di buttarti, studia, perché la tua arma più affilata è la conoscenza dei “trucchi del mestiere”, altrimenti quello che stai facendo non è altro che gambling, gioco d’azzardo.

Ad esempio, esistono strategie di contenimento del rischio (stop loss) generalmente fatte con vendite allo scoperto (short sell), che ti permettono di portare a casa profitti interessanti. Ovviamente bisogna conoscere cosa sono i stop loss e le vendite short: bisogna, appunto, studiare il settore, magari frequentando qualche corso di trading ed esercitandosi con il paper money prima di lanciarsi.

Insomma, il Forex è un campo, con la sua complessità, e bisogna conoscerlo. È un po’ come lanciarsi con il paracadute: lo faresti, senza aver prima preso qualche lezione? Ovviamente no. Con gli investimenti vale lo stesso discorso, ma spesso la facilità con cui internet ci permette di muovere i nostri soldi ce lo fa dimenticare.

Se invece hai deciso che il Foex non ti interessa, mi sento comunque di darti un paio di consigli che valgono sempre: non tenere soldi liquidi. Compra beni materiali: siano immobili o commodities, non importa. Ma non tenere liquidi.

E, già che ci sono, te ne do un altro: fai debiti. Ma, mi raccomando, solo debiti buoni. Non sai distinguere i debiti buoni da quelli cattivi? Allora dovrai continuare a seguirmi per scoprirlo…